La “pulizia” e le “pulizie” sono concetti che non sempre coincidono. Si è soliti parlare di pulizia in riferimento all’ambiente esterno, alla propria casa e, perché no, si parla di pulizia nelle nostre giornate di cose e anche di persone che risultano essere di troppo.
Il termine pulizie è invece utilizzato nella sua più comune accezione quasi esclusivamente in riferimento a quelle che sono le faccende domestiche o industriali. Queste due nozioni, apparentemente simili e che sembrano differire solo grazie allo zampino di un semplice plurale, possono fondersi perfettamente grazie all’aiuto di aziende e strumenti che rendono possibile tale fusione, semplificando la nostra idea di pulire e non solo.
Vuoi un aiutante o un alleato?
Scale, scope, aspirapolvere, palette, lava pavimenti, battitappeti elettrici, lava scale-mobili, aspiratori; questi sono solo alcuni degli strumenti che negli anni sono venuti in nostro soccorso per semplificare, velocizzare e migliorare la pulizia di appartamenti, uffici e grandi stabilimenti. In questa sede analizzeremo nello specifico i veri alleati che i più “tradizionalisti della pulizia” vogliono spesso ignorare continuando a preferire l’olio di gomito. Vi sembra impossibile? Ebbene sì, c’è ancora chi preferisce la classica scopa della befana ad un’irrinunciabile aspirapolvere ( tanto per dirne una).
Sono molteplici i motivi che dovrebbero spingere a scegliere “aiuti” all’avanguardia rispetto a quelli sempre esistiti. È chiaro, ad esempio, che una scopa elettrica sia più efficace e veloce della classica scopa della nonna che non fa altro che trascinare lo sporco; ed è anche da escludere quella che poteva essere l’unica nota negativa e cioè il rumore della prima rispetto al silenzio della seconda, dato che al giorno d’oggi in commercio è possibile reperire scope elettriche dal motore silenziato.
Vogliamo parlare di queste bellissime vetrate sempre più scelte nelle proprie abitazioni dalle neo sposine? Belle sì, ma dovranno pur essere pulite e fortunatamente esistono strumenti idonei anche a tale scopo e che risparmiano a giovani donne e mamme inutili fatiche. Se solo leggessero queste parole le nostre nonne chissà per cosa si sconvolgerebbero di più… probabilmente per le nipotine scansafatiche!
Da non sottovalutare è la pulizia di pannelli solari che già da alcuni anni ci fanno alzare la testa per strada convincendoci, insieme alla testimonianza di chi li utilizza, di quanto sia geniale il loro utilizzo. La buona riuscita di un pannello dipende anche dal modo in cui ce ne prendiamo cura e in modo particolare dal metodo con cui li puliamo dato che la loro corretta manutenzione richiede il ricorso a strumenti specifici per la pulizia dei suddetti.
Ovviamente molti replicheranno a queste parole affermando che gli alleati del futuro abbiano un prezzo elevato rispetto ai classici aiuti della nonna. In ogni caso, per chi volesse ricredersi e farsi un’idea degli innumerevoli strumenti all’avanguardia e dei loro prezzi consigliamo di dare una sbirciatina ad un’azienda specializzata nella vendita di macchinari per la pulizia, consultabile sul sito www.mibe.it con link a https://www.mibe.it.
Un futuro nemico dell’uomo
Dalle precedenti parole si potrebbe facilmente dedurre, o forse confermare, che ad aspettare la generazione d’oggi ci sia un futuro in cui pulire sarà sempre più agevolato e di questo saranno senz’altro contente le casalinghe ossessionate dall’igiene e dalla pulizia che vedranno così le loro mansioni semplificate; contrariamente, chi della pulizia ne fa il proprio lavoro, sarà ugualmente entusiasta?
Non si può negare che con l’avvento della tecnologia gli addetti a questa tipologia di lavoro, e non solo, hanno sentito sfuggire sotto le proprie dita l’opportunità di un lavoro che oggi può tranquillamente essere svolto da una macchina.
Ma se questo futuro, che a volte sembra riservarci nulla di buono, ci offre uno squarcio di miglioramento in qualsivoglia settore, non ci resta altro che accoglierlo con positività, sperando che le categorie che si sentono in qualche modo penalizzate possano reinventarsi e gioire delle aspettative migliori, e senza fatica, che attendono i loro figli; i quali, un giorno, vedranno in questa rinuncia un gesto d’amore.