Capita frequentemente che gli impianti idraulici di tipo civile necessitino di importanti lavori di manutenzione, dopo un lungo periodo di utilizzo. Non importa se il lavoro di realizzazione sia fatto con materiali di eccellente qualità e con la massima precisione, l’usura e il passare del tempo possono compromettere alcune componenti, richiedendo così l’intervento di un esperto.
Cosa valutare per capire quanto rifare l’impianto idraulico
Per comprendere quando sia giunto il momento di intervenire con un lavoro di ristrutturazione dell’impianto idrico è necessario considerare alcuni fattori:
- età dell’impianto: il tempo trascorso dalla realizzazione dell’impianto, e quindi la sua età, è senza dubbio un fattore da tenere in considerazione. Tuttavia, occorre sottolineare che attendere che si manifestino le prime problematiche non farà altro che acuire i danni e rendere la manutenzione più complicata. Per ovviare a questo problema, è consigliabile effettuare periodicamente un controllo oppure richiedere la manutenzione contestualmente alla ristrutturazione del bagno, il rifacimento dei sanitari ecc. In linea generale un impianto idraulico ha un ciclo di vita di circa trent’anni, dunque, effettuare ogni 10 anni un controllo consentirà di preservane il buon funzionamento;
- materiali: talune volte, specialmente in passato, per la costruzione degli impianti idraulici sono stati impiegati materiali pericolosi per la salute oppure che all’interno delle tubature sono presenti tracce di sostanze dannose come il piombo o il ferro. Una volta scoperto questo dettaglio è consigliabile intervenire immediatamente richiedendo l’internto di esperti che sappiano trattare i materiali tossici e rifare completamente l’impianto idraulico. Non solo, sarà cura degli professionisti selezionare componenti sicure, non soggette alla comparsa di ruggine all’interno e che risultino durevoli nel tempo;
- guasti e perdite: le eventuali problematiche sopravvenute sono campanelli d’allerme di un mal funzionamento. Per questa ragione è sempre consigliabile sfruttare queste occasioni per rifarlo completamente, anche se il ciclo di vita non è terminato. Infatti, piccole perdite o guasti portano, nella maggior parte dei casi, alla compromissione totale dell’impianto che richiederà ingenti interventi e problematiche che coinvolgono altre componenti della casa.
Esistono altri fattori che possono indicare la necessità di intervenire sull’impianto idraulico:
- tracce di sporco nell’acqua del rubinetto: se aprendo il rubinetto della cucina o del bagno si notano nell’acqua tracce di sporco, frammenti o un colore marrone è probabile che il liquido sia stato contaminato da sostanze come il ferro o il piombo. Questi materiali sono estremamente dannosi per la salute ed è necessario richiedere il rifacimento dell’impianto in tempi brevi;
- residui bianchi: se, una volta che l’acqua si è asciugata sulla superficie del lavandino, sulla rubinetteria o sul vetro della doccia, lascia delle tracce bianche sulle superfici, questo significa che vi è una forte presenza di calcare al suo interno. Depositatosi all’interno delle tubature, il calcare rischia di ostruirle e danneggiarle. Qualora l’impianto avesse superato o fosse prossimo ai trent’anni di vita, è opportuno richiedere il rifacimento completo.
Cosa fare per cambiare l’impianto idraulico
Cambiare, ristrutturare o intervenire sull’impianto idraulico necessita senza dubbio dell’intervento di un professionista o un team di esperti. Tuttavia, possedendo le giuste conoscenze e la manualità adeguata è possibile intervenire autonomamente. In prima battuta è opportuno comprendere dove nasca il danno e quale sia l’entità del problema. Questa rilevazione può essere effettuata osservando eventuali macchie di umidità presenti nel muro, muffa sul soffitto, perdite d’acqua.
A questo punto bisognerà creare delle piccole spaccature sul muro, senza danneggiare ulteriormente i tubi, per trovare esattamente il punto in cui intervenire. Il tubo dovrà essere raffreddato per evitare lo sbalzo termico e successivamente si potrà procedere con le analisi necessarie a comprendere se sia sufficiente un intervento manutentivo o se l’impianto sia totalmente da rifare. In linea generale, si consiglia sempre di affidarsi ad un esperto che sappia eseguire correttamente le valutazione e ristabilirne il buon funzionamento.