Il mondo della lettura oggi accoglie anche una corposa produzione a tema Pride, utile a comprendere meglio questo mondo e ad avvicinarsi ai suoi principi. Le letture Pride che affrontano la sessualità attraverso punti di vista diversi da quelli tradizionali sono utili anche per lottare contro i pregiudizi e scoprire aspetti sconosciuti.
Tra i libri scelti dai librai abbiamo selezionato tre letture molto interessanti e piacevoli che sicuramente mostrano il mondo Pride sotto un punto di vista diverso dai soliti.
Middlesex di Jeffrey Eugenides
Questa è la storia di Calliope Stephanides, una specie rara di ermafrodito che ha sempre vissuto come una bambina ma che, ben presto, scopre qual è la sua vera natura. La causa della sua originalità biologica risiede in un misterioso gene che caratterizza la sua famiglia da ben tre generazioni ma che si manifesta nel suo anomalo corpo del quale conosce solo la superficie.
È da qui che ha inizio la storia incredibile di Callie, una sorta di viaggio che trasporta il lettore nei segreti di famiglia, nelle conversazioni tra imprenditori e donne di casa tra scandali e segreti antichi quanto il mondo. Il libro passa dai turchi ottomani al proibizionismo americano passando per il Vietnam fino al Watergate. È una storia profonda, un’odissea misteriosa e un viaggio tra adolescenza e adultità che porterà il lettore a scoprire i desideri di Callie e le origini di tutti gli impulsi sessuali.
Chiamami col tuo nome di André Aciman
Bellissimo e appassionante ma anche riflessivo e ammaliante. Questi sono solo alcuni degli aggettivi con i quali possiamo descrivere “Chiamami col tuo nome” di André Aciman, scrittore egiziano ed esperto accademico dell’opera di Marcel Proust.
La storia riguarda Elio, un diciassettenne che vive l’estate che gli cambierà per sempre la sua vita nella riviera in villa, nel Ponente Ligure. È figlio di un docente universitario colto e appassionato di musica e deve “sopportare” l’ospite dell’estate, la solita scocciatura che si ripete ogni estate.
Difatti è in procinto di arrivare uno studente di New York con il quale il padre lavorerà alla tesi di dottorato ma, stavolta, le cose andranno in modo diverse. Oliver è un giovane americano bello e disinvolto che sprigiona fascino anche in Elio e, difatti, la loro amicizia crescerà giorno dopo giorno. I due condividono le origini ebraiche, l’amore per i film, per i libri e per le passeggiate e le corse in bici. Quando scocca il desiderio la passione diventa inesorabile e inattesa ma passerà anche attraverso la sofferenza. La loro relazione non sarà mai una vera storia d’amore ma resterà per sempre nelle loro menti come “qualcosa che non fu mai e che ancora ci tenta”.
Febbre di Jonathan Bazzi
Jonathan Bazzi nasce a Milano nel 1985 ed è cresciuto all’estrema periferia sud della città, a Rozzano. È laureato di filosofia e la sua corposa opera letteraria è appassionata alla questione di genere e quella femminile. In “Febbre” Bazzi racconta la storia di un trentunenne, Jonathan, che ha una febbre debilitante dalla quale non riesce a liberarsi. La notte soffre e non riposa mentre di giorno è spossato, infreddolito e dolorante. Dopo un mese di sofferenza decide di sottoporsi alle analisi mediche ma cade in uno stato di paranoia per la quale ritiene di avere una malattia incurabile.
I timori non sono del tutti infondati perché arriverà un giorno in cui la sua vita cambierà per sempre: il test HIV conferma la sua sieropositività. La notizia non turba troppo il suo umore, convinto com’era di essere in procinto di morire ma è l’occasione per tornare indietro nel tempo, alle origini della sua storia.
Un passato di periferia tossica, di operai e famiglie del sud, di assistenti sociali e di case fatiscenti che dividono le persone sfortunate da quelle che avranno l’occasione della vita.