Il peeling è un trattamento estetico che consiste nell’asportazione dello strato superiore della pelle, o esfoliazione, per migliorarne l’aspetto.
Per comprenderne le basi e gli effetti, è utile un breve riassunto della struttura e del funzionamento della pelle umana.

La cute e le sue funzioni
La cute, o pelle, è formata da diverse tipologie di tessuto, diverse fra loro per caratteristiche e funzioni; ha una superficie media di 2 metri quadrati e pesa dagli 8 ai 10 chilogrammi.

Lo strato più esterno della pelle si chiama epidermide, ed è spesso circa 0.2 millimetri; la sua parte superficiale, o strato corneo, è costituita da cellule cheratinizzate e morte che vengono continuamente sostituite in un processo di esfoliazione fisiologica, con un ricambio completo ogni tre settimane circa. Nell’epidermide abbondano i cheratinociti, che hanno una funzione di protezione dagli attacchi esterni: smog, raggi ultravioletti, microorganismi, vento…

Sotto l’epidermide si trova il derma, un tessuto connettivo di 3-4 millimetri circa, diviso in papillare (più superficiale) e reticolare (più profondo). Qui abbondano i fibroblasti, cellule che producono collagene, glicoproteine e fibre di elastina e garantiscono l’elasticità della pelle.

Lo strato più profondo è invece l’ipoderma, anch’esso un tessuto connettivo dove le cellule abbondanti sono gli adipociti, che accumulano i grassi di riserva.

Il peeling e le sue finalità
Il peeling ha lo scopo di accelerare il naturale ricambio cellulare dell’epidermide – letteralmente significa appunto “sbucciatura”.

Ad esempio, con il peeling si possono eliminare le macchie cutanee da iperpigmentazione, ossia da eccesso di melanina, o quelle da melasma, ovvero le macchie scure sulla pelle tipiche dell’età avanzata. Il trattamento dà ottimi risultati anche per il fotoinvecchiamento della pelle, causato dall’esposizione eccessiva ai raggi solari, che causa danni molto simili a quelli dell’invecchiamento, come rughe e perdita di tono.

Oltre a questi trattamenti, il peeling ha anche scopi più semplicemente estetici, come l’eliminazione dei comedoni o punti neri e delle impurità cutanee; il trattamento riduce anche l’attività delle ghiandole sebacee, risolvendo i problemi di pelle grassa e acne.Il peeling può essere applicato più frequentemente sul viso, ma trova applicazione sulla pelle di tutto il corpo.

A seconda dell’intensità di esfoliazione desiderata, vengono utilizzate nel peeling sostanze di tipo e in quantità diverse. Si distinguono quindi quattro tipi di peeling:

– molto superficiale, rimuove solo lo strato superficiale di cellule cheratinizzate morte. Ha scopi estetici, ravviva e dà luminosità alla pelle. Utilizzato per il trattamento del melasma e dell’iperpigmentazione.

– superficiale, rimuove per necrosi le cellule dell’epidermide, in casi intensi fino allo strato basale. Utilizzato per i primi livelli di fotoinvecchiamento.

– media profondità, rimuove per necrosi le cellule fino al derma papillare. Si applica per fotoinvecchiamento di media gravità.

– profondo, il trattamento è molto intenso e rimuove cellule fino al derma reticolare. Viene utilizzato in caso di gravi casi di fotoinvecchiamento.

In tutti i casi, il peeling genera eritemi di varia intensità, e quello profondo anche edemi. Anzichè essere un difetto, questa è la base della sua efficacia: lo srress dei tessuti porta i fibroblasti a produrre nuovo collagene, che rigenera l’elasticità della cute.

I trattamenti di peeling sono essenzialmente di due tipi: peeling chimico e peeling laser.

Peeling chimico
Il peeling chimico utilizza esfolianti di natura, appunto chimica, per rimuovere gli strati più superficiali della pelle. misurando il tempo di applicazione, è possibile prevedere, calcolare e selezionare il tipo di stress – e quindi di effetto – sulla pelle. Le sostanze utilizzate sono soprattutto le seguenti:

soluzione di Jessner;
acido glicolico;
acido piruvico;
acido retinoico;
acido tricloracetico (TCA);
acido salicilico;
fluoro uracile (5-Fu);
resorcina (metadifenolo);
fenolo;
alfa-idrossiacidi;
alfa-chetoacidi.

Visto che, come descritto, l’effetto dipende da quello che è essenzialmente un danneggiamento controllato della pelle, è sempre necessario rivolgersi ad uno specialista professionale e preparato. Di solito, nelle settimane immediatamente precedenti al trattamento di peeling chimico, il paziente prepara la propria pelle con creme contenenti acido glicolico e alfa-idrossiacidi, che favoriscono un rapido ripristino dei tessuti della pelle e scongiurano il rischio d’infezione.

Il trattamento non è propriamento doloroso ma genera un fastidio, simile ad un bruciore o ad un pizzicore, che non deve preoccupare. Dopo il peeling, per una decina di giorni circa, la pelle va curata con particolare attenzione, lavata con saponi non aggressivi, e non sfregata. Deve inoltre essere assolutamente protetta dal sole, utilizzando eventualmente creme a filtro protezione totale, e idratata abbondantemente.

Peeling laser
Il peeling laser utilizza un laser a CO2 pulsato, che produce un raggio infrarosso ad onda continua.Questo è in grado di vaporizzare l’acqua contenuta nei tessuti con estrema precisione, lasciando illesi quelli circostanti. Rispetto al metodo chimico, è molto meno traumatico per la cute, causa al massimo lievi arrossamenti, e non danneggia tessuti soltanto per raggiungere quelli desiderati, visto che il laser può essere messo a fuoco per colpire esattamente alla profondità desiderata.

Inoltre, il laser ha un effetto stimolante sulle pelli anche ormai scarsamente elastiche, portandole a produrre nuovamente più collagene e rendendole più toniche.
Le precauzioni da prendere prima di effettuare un peeling laser sono semplici: non esporsi ai raggi solari o ultravioletti e sospendere i farmaci che aumentano al fotosensibilità come le tetracicline (o antibiotici), i sulfamidici, o l’amiodarone. la pelle viene prima trattata con una crema anestetica, e subito dopo il trattamento, talvolta anche nei giorni successivi, con una antiinfiammatoria. anche in questo caso è vietato, dopo il trattamento, esporsi ai raggi solari.

Sempre fatto da professionisti
Il peeling è una tecnica dermoestetica che, quanto più di altre, può portare a seri danni se effettuata in maniera errata: è quindi importantissimo affidarsi a personale preparato e qualificato, come quello che opera nei centri specializzati. Questi possono essere riconosciuti dal buon livello di informazione dato al paziente, che deve avere indicazioni precise su cosa fare in ogni fase del trattamento, dalla disponibilità a mostare precisi esempi di “prima” e “dopo” il trattamento per aiutare il soggetto a decidere, e dall’esecuzione di un accurato esame della cute dell’interessato, inclusa una serie di foto per poter confrontare personalmente gli effetti del trattamento e la precedente condizione.