Lo sappiamo, lo sappiamo. La questione che potrebbe nascere spontanea è “Ma non è sempre meglio essere conosciuti da tutti, o per lo meno da più gente possibile? Questo non moltiplica le possibilità di farsi rintracciare, conoscere, e alla fine di vendere?” La risposta sincera ed esatta a questa domanda è, purtroppo, “Non sempre, e spesso ad un costo eccessivo.”
Vale la pena chiarire meglio il concetto. Di base, sembra completamente logico, scontato, che moltiplicando I contatti si moltiplichino, all’unisono, le vendite: se comprano da noi tre clienti su dieci che vedono il nostro nome su qualche gadget, compreranno sei su venti, nove su trenta… logico e ovvio: peccato che non sia vero. C’è un fattore importantissimo di cui questo ragionamento non tiene conto, ed è la massa grandissima di persone che non ha, COMUNQUE, nessuna volontà di comprare da noi – a nessun prezzo, perchè non interessata. Aumentando I contatti, aumenta anche la percentuale di queste persone – e I ritorni calano, mentre I costi, quelli sì, continuano a dilatarsi progressivamente.
Ora non si pensi, per carità, che il tentativo di ampliare il proprio pubblico sia sbagliato! È non solo giusto, ma matematicamente essenziale avere più clienti domani rispetto a ieri. Ad essere però sbagliato , o quantomeno a funzionare progressivamente sempre peggio, è il cercare di allargarlo senza alcun criterio, sparando nel mucchio: costa eccessivamente ed è efficace come urlare in mezzo ad una piazza affollata. Non vi sente nessuno, e chi vi sente sarà pure infastidito. A dare buoni risultati è invece l’attività intelligente, mirata ed originale, che richiede meno soldi ma molta più inventiva e intuito. Facciamo un esempio?
Svariati anni fa, un’azienda Olandese che si occupava di vendere online giocattoli per cani attivò una splendida campagna di guerrilla marketing, spargendo nei parchi dove I padroni erano soliti portare I cani a giocare, migliaia di palline da tennis (esattamente come quelle che molti di quei padroni avevano in tasca, per tirarla e farla restituire dal loro cane) personalizzate con il loro nome e sito web, e lo slogan “La prossima volta, prova qualcosa di diverso”. Facile immaginare cosa accadeva: prima o poi, il cane riportava al padrone non la vecchia pallina che gli era stata lanciata, ma una di quelle personalizzate, recapitando così il messaggio in modo decisamente ideale. Perchè? Perchè il messaggio era singolare (ben più di un qualsiasi cartellone sull’autostrada), arrivava al momento giusto (il padrone stava giocando col cane ed era sensibile all’argomento), costava poco (una pallina da tennis!) ed era divertente e particolare, il che poteva indurre il ricevitore a mostrarla ad altri amici con un cane e diffondere ulteriormente – a costo zero – il messaggio.
Una vittoria su tutta la linea!