Nel rione Sant’Eustachio – limitrofo al Parione – a breve distanza da Piazza Navona si trova un capolavoro dell’architettura sacra che in una città come Roma, sede del Vaticano e di centinaia di chiese e basiliche monumentali, rischia di passare inosservato: la basilica di Sant’Andrea della Valle. Chi ha la fortuna di alloggiare in un hotel boutique a Roma proprio nel rione Sant’Eustachio o nel vicino Parione tra Piazza Navona, Campo de’Fiori e Largo Argentina non potrà evitare una sosta per visitare questa basilica, con la terza cupola più grande di Roma, opera del Maderno.

Storia e architettura di Sant’Andrea della Valle

La basilica fu progettata e realizzata da Giacomo della Porta, Francesco Grimaldi e Carlo Maderno negli anni compresi tra il 1590 e il 1650 e con il finanziamento del cardinale Peretti di Montalto, nipote di papa Sisto V. La Basilica prende il nome dal vicino Palazzo Della Valle. Fu in questa chiesa che il 28 aprile 1918 fu ordinato sacerdote il futuro martire e santo Massimiliano Maria Kolbe dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Sant’Andrea della Valle divenne basilica minore per volere di papa Paolo VI nel 1965.

La facciata della Chiesa su Via Vittorio Emanuele è di chiaro gusto tardo-barocco e fu realizzata da Carlo Rainaldi; degno di nota è l’angelo con l’ala alzata di Ercole Ferrata posto sulla voluta sinistra. L’interno della chiesa con un’ampia volta a botte è luminoso, fastoso, elegante e maestoso e fu, addirittura, scelta da Giacomo Puccini per ambientare il primo atto della “Tosca”. La pianta è a croce latina con una vasta navata fiancheggiata da otto cappelle laterali tra cui si citano le più rappresentative:

  1. Cappella Ginnetti/Lancillotti: nota per le statue e allestita da Carlo Fontana;
  2. Cappella Barberini: allestita da Matteo Castelli su commissione di Papa Urbano VIII Barberini e alla cui decorazione partecipò anche il Bernini.

La leggenda vuole che la basilica di Sant’Andrea sorge sul luogo del martirio di San Sebastiano. Un soldato romano, capitano dei pretoriani che si convertì al cristianesimo sotto Diocleziano, prestando assistenza ai cristiani nelle prigioni; quando fu scoperto, fu arrestato e giustiziati dagli arcieri e iconografia cristiana rappresenta il martirio di San Sebastiano trafitto dalle frecce. La matrona Lucina trovò il suo corpo sul luogo dove oggi sorge la basilica di Sant’Andrea e che fin dal IV secolo era meta di pellegrinaggi.

La cupola di Sant’Andrea della Valle

La cupola è la terza per grandezza a Roma con un diametro di 16 metri e 80 di altezza, realizzata da Carlo Maderno. È molto luminosa per la serie di finestre intervallate da otto semi-colonne. La cupola fu affrescata da Giovanni Lanfranco tra il 1621 e il 1625 in collaborazione – o in competizione  – con il Domenichino. La cupola rappresenta la Gloria del Paradiso con i Quattro Evangelisti alle estremità.

Il turista non può perdere l’occasione di ammirare anche questo capolavoro dell’arte, ma se alloggia all’Hotel Teatro Pace (hotelteatropace.com/it)non potrà fare a meno di notarlo passandovi accanto passeggiando nei pressi del proprio hotel e a due passi da Piazza Navona.