Quando si parla di etichettatura industriale ci si riferisce a una fase di notevole rilevanza nella catena produttiva che va al di là delle mere disposizioni di legge.

Com’è noto, le etichette che troviamo sui vari prodotti che acquistiamo nei negozi o nei supermercati sono caratterizzate dalla presenza di numerose informazioni – in buona parte obbligatorie – che vanno dalla composizione del prodotto fino ad arrivare alle modalità di utilizzo o di conservazione.

Ovviamente i dati da indicare differiscono dalla tipologia di prodotto: un conto sono le etichette alimentari e un conto sono quelle applicate su un capo di biancheria o quelle presenti su uno shampoo o un insetticida.

Va anche precisato che le etichette non hanno soltanto scopi informativi, ma possono essere realizzate anche per andare incontro a precise strategie di marketing.

Quali che siano gli scopi, ogni azienda dovrebbe dotarsi di quegli strumenti che permettono di realizzare la migliore etichettatura industriale in modo da soddisfare non soltanto gli obblighi normativi, ma anche da far sì che la catena produttiva non subisca rallentamenti.

In ambito industriale, infatti, si ha a che fare con prodotti e imballaggi diversi per forma (cilindrici, ellittici, rettangolari ecc.), materiale e dimensioni e la fase di etichettatura può risultare critica se non si dispone di sistemi efficienti e adeguati che possano adattarsi in tempi rapidi a esigenze diverse come per esempio il cambio formato, la stampa su spazi molto ridotti ecc. Scopriamo quindi quali sono attualmente le migliori soluzioni a disposizione.

 

I principali metodi per l’etichettatura industriale

Uno dei sistemi più utilizzati nell’ambito dell’etichettatura industriale è quello “Stampa e Applica”, ideale per l’etichettatura di packaging secondario (per esempio la scatola di cartone che contiene delle bottiglie di vino), di packaging terziario (gli involucri termoretraibili che avvolgono i pallet) e di pallet. Un sistema “Stampa e Applica” consta di tre componenti principali ovvero il controller, la stampante e l’applicatore. Si tratta di un metodo molto flessibile in cui il controller rimane invariato, ma può interagire con stampanti e applicatori di tipo diverso.

Un altro sistema particolarmente versatile è il marcatore a trasferimento termico (TTO, Thermal Transfer Overprint) grazie al quale le varie informazioni (testo, codici ecc.) possono essere trasferite direttamente sull’imballaggio o sull’etichetta. Questi marcatori sono in grado di realizzare stampe di notevole definizione anche su film flessibili, cosa che non tutte le stampanti industriali sono in grado di fare.

Un’altra soluzione a disposizione sono le stampanti industriali a trasferimento termico e su carta termica; si tratta di stampanti alquanto versatili che rendono possibile stampare diversi tipi di materiali: etichette adesive, targhette metalliche, tessuto, plastica, carta, cartone ecc. Con questa modalità di stampa si realizzano etichette resistenti agli sfregamenti e anche agli agenti atmosferici e chimici.

 

Quale sistema di etichettatura scegliere?

Non esiste in senso assoluto una modalità di etichettatura migliore di altre; la scelta infatti dipende da diversi fattori fra cui il tipo di prodotto da etichettare e la sua forma, il materiale su cui deve essere applicata l’etichetta e anche l’ambiente in cui il sistema andrà posizionato; determinati ambienti sono infatti piuttosto ostili per i macchinari (temperature elevate o molto rigide, umidità, polveri, fumo ecc.). È soltanto in seguito a un’attenta analisi delle esigenze e delle condizioni di lavoro che ci si potrà orientare su un sistema piuttosto che sull’altro.