La Tequila è un distillato originario del Messico, ottenuto dalla fermentazione e distillazione dell’agave blu, pianta originaria e coltivata esclusivamente nella zona.

Molto apprezzata in tutto il Mondo, per poter ricavare il meglio dal suo gusto a dir poco particolare, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti che fanno in modo di ricavare dalla sua degustazione il meglio.

Si tratta di un distillato che a volte viene trattato come un prodotto di serie B, ma che in realtà non lo è assolutamente, è un qualcosa da bere e gustare proprio come i suoi colleghi altisonanti.

Inoltre molto importante è saper scegliere i prodotti di qualità evitando prodotti di seconda scelta.

Solo zucchero di agave

Il primo errore da non commettere è quello di bere tequila che non abbia una derivazione al 100% dallo zucchero di agave, la quale pianta impiega ben 8 anni per arrivare a maturazione e fornire la possibili di fermentazione e distillazione.

È soprattutto importante specificare che tale pianta cresce solo in alcune zone del Messico e analogamente a quello che avviene per lo champagne può definirsi tequila solo il prodotto che deriva da tale zona.

Tequile provenienti dal Regno Unito o dall’Europa, vedevano mischiate allo zucchero di agave, quello di canna o altri tipi di grani, questo vuol dire che si tratta di prodotti di bassa qualità, che sono ottimi solo per prendere una sonora sbronza, proprio come avviene con quella ambrata, molto apprezzata dal pubblico, ma corretta con il caramello, sostanza che le da quel colore particolare.

Invecchiamento

La Tequila è un distillato che va bevuto giovane, ecco perchè è consigliabile evitare bottiglie di età superiore ai 4 anni.

A seconda del periodo di invecchiamento è possibile trovare tipologie diverse:

  • blanco: per una tequila che ha non più di 2 mesi di invecchiamento;
  • reposado: se l’età è compresa tra i 2 e gli 11 mesi;
  • aneja: per un periodo che va dai 2 ai 5 anni di riposo;
  • extra aneja: se non supera i 3 anni.

Come berla

Nell’immaginario collettivo la tequila va buttata giù tutta d’un fiato, accompagnata da sale e limone, la classica tequila bum bum, molto apprezzata dai giovani che cercano qualcosa con cui andare su di giri in modo molto veloce e passare una serata tra amici.

In realtà questa è la maniera sbagliata di gustare la tequila, soprattutto se si parla di un distillato dalle alte qualità organolettiche e non di quelle qualitativamente basse.

La tequila di buona qualità va bevuta come rum e gin a piccoli sorsi, va degustata in un bicchiere adatto, con un’apertura ampia che possa dare spazio oltre che al sapore anche all’odore, per un’esperienza a 360 gradi.

La tequila nei cocktail

In genere l’utilizzo della tequila nella miscelazione è il prodotto di un passo ardito di barman di un certo livello che si lanciano nel suo utilizzo.

Esperti del settore consigliano l’utilizzo del distillato in un gustoso Bloody Mary, dove andrà a sostituire il classico gin che in genere fa da base al cocktail e accompagnare la bevuta con degli stuzzichini salati o con della carne al sangue.

Dove acquistare e tipologie

Abbiamo fin qui visto che la tequila non è affatto un distillato di serie B, ma anzi si tratta di un prodotto da gustare nella maniera giusta per godere delle sue proprietà organolettiche.

Ciò che conta è il saper scegliere, non affidandosi a marche che lusingando il cliente con aromi e derivazioni particolari non forniscono un prodotto originale, ma solo delle copie di bassa qualità.

Ad ogni modo è possibile acquistare diversi tipi di tequila che si distinguono tra loro per l’invecchiamento e per le versioni più o meno aromatiche messe a disposizioni dai commercianti.

Potrete trovare una grande varietà di prodotti collegandovi al sito www.latequila.it, qui una lunga selezione di prodotti con il tasto di rimando direttamente al sito e-commerce dove è possibile acquistare e far arrivare a casa il prodotto.

Sul sito oltre a una descrizione generale di questo distillato, per ogni tipologia di prodotto una breve didascalia che rimanda al sapore di ciò che arriverà una volta proceduto all’ordine.